Magazine

Il Secondo Sesso

Creato il 29 giugno 2013 da Livia

« La donna? è semplicissimo – dice chi ama le formule semplici: è una matrice, un’ovaia; è una femmina: ciò basta a definirla. In bocca all’uomo, la parola “femmina” suona come un insulto; eppure l’uomo non si vergogna della propria animalità, anzi è orgoglioso se si dice di lui: “È un maschio! »Simone De Beauvoir, Le Deuxième Sexe

simone-de-beauvoir2

“Il Secondo Sesso” è un libro che fu pubblicato nel 1949 a Parigi, scritto da Simone De Beauvoir. Scrittrice e filosofa, l’autrice si può considerare tra le madri del movimento femminista, ed è sicuramente una delle personalità femminili più rilevanti del Novecento in Francia. Venne spesso descritta come una donna determinata, che viveva la sua vita con l’ardore e l’intensità di chi vuole far la differenza, di chi cerca di cambiare il mondo, almeno un po’. Non era unicamente dedita all’uso dell’intelletto, al contrario: era una persona profondamente consapevole del proprio corpo, il che contribuì a farle sviluppare una visione ben precisa della condizione femminile della sua epoca. 

Ben nota fu la sua relazione con il filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre, che fu intensa e duratura. Ad unirli erano le loro idee, il loro stile di vita, il loro intelletto, ma mai il matrimonio: infatti, i due non si sposarono mai, preferendo scegliersi l’uno con l’altra giorno dopo giorno, al di là di quei vincoli che rifiutarono di porsi. 

Sartre-y-Simone-de-Beauvoir

La pubblicazione de “Il Secondo Sesso”, fu un passo che si rivelò fondamentale non solo in Francia, ma col passare degli anni anche in tanti altri paesi. Quest’opera aprì gli occhi a moltissime donne, permettendogli di rendersi realmente conto della propria condizione e delle iniquità che ogni giorno della loro vita avevano subito senza neanche coglierne a pieno la gravità. Si tratta di un vero e proprio ritratto della condizione femminile, grazie ad una visione lucida e a tratti impietosa, che ai tempi risultò addirittura sconvolgente per alcuni versi. Mostra un mondo in cui essere maschi è la norma, con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda il potere, l’influenza e le possibilità che essi hanno, mentre la donna è considerata “l’altro”, una semplice variante. Proprio per questo, esse sono catapultate dalla nascita in un mondo fatto su misura degli uomini, a cui devono adattarsi, accontentandosi degli spazi che l’uomo gli concede e della poca libertà e indipendenza a cui possono ambire. La sua speranza è che aprendo gli occhi delle donne, queste possano cercare di combattere queste limitazioni e cercare di sovvertire una forma di pensiero che è esistita per secoli. 

La struttura de “Il Secondo Sesso” è a tre parti: Destino, Storia e Miti, e attraverso questa divisione l’autrice riesce ad analizzare la questione femminile sotto vari aspetti. Ciò che ne risulta è che la donna è caratterizzata da una posizione subordinata all’uomo fin dai suoi primi anni di vita. A tal proposito, l’autrice analizza anche le varie tappe della vita della donna, partendo dalla sua infanzia e passando per la pubertà fino ad arrivare alla vecchiaia. Vengono analizzati anche diversi profili femminili, sottolineando la differenza tra categorie come la sposa, la madre, la prostituta, l’innamorata, la lesbica, e così via. I comportamenti sono diversi di profilo in profilo ma l’autrice sottolinea quella linea di congiunzione che lega ciascuno di essi, e che va a sostenere la sua tesi: la situazione della donna è universale, indipendentemente dai contesti e dagli stili di vita. 

Un altro argomento che Simone De Beauvoir affronta è la carriera delle donne e la loro realizzazione professionale. Questo è un punto importante del libro, in quanto l’autrice spiega come la donna stessa pensi di non essere all’altezza, di non poter accedere a determinate posizioni e pertanto lascia da parte le proprie ambizioni per rifugiarsi nel ruolo che nessuno può contestarle, in quanto è l’unico che le viene riconosciuto sul serio: quello di moglie amorevole e di madre. Inoltre, per Simone De Beauvoir, è importante che si raggiunga la parità dei diritti, oltre che quella di salario, perchè nel libro dimostra come le donne vengano pagate molto meno rispetto agli uomini che praticano la loro stessa professione. Una conclusione importante a cui l’autrice giunge, è che la parità di diritti renderebbe entrambi i sessi più liberi ed indipendenti, in quanto nelle coppie, la donna potrebbe dedicarsi al lavoro e questa dedizione la renderebbe meno dipendente ed oppressiva con il proprio uomo. 

nuova-immagine-1

Dopo diversi anni dalla pubblicazione del libro, Simone De Beauvoir perse il favore e la stima di alcune femministe, specialmente in Inghilterra. Il motivo di ciò furono le cose narrate dalla stessa scrittrice nella sua autobiografia, ed alcuni suoi comportamenti che in molte considerarono in contrasto con le posizioni dichiarate ne “Il Secondo Sesso”. Ad esempio, Simone De Beauvoir considerava la sua storia con Jean-Paul Sartre come il più grande successo della sua vita, e lo riteneva una persona superiore a lei per intelletto e forza d’animo. Inoltre, mentre Sartre era solito portare avanti relazioni al di fuori della loro storia, Simone De Beauvoir sentiva molto meno il bisogno di avere degli amanti ed era spesso gelosa di Sartre. Tutto questo era in antitesi con il tentativo di spronare le donne ad essere meno dipendenti dagli uomini, tuttavia a queste polemiche non venne data troppa importanza in quanto sarebbero servite solamente a distruggere l’immagine di quella che venne considerata una delle paladine delle donne a livello internazionale.

Indipendentemente da tutto, con il suo libro Simone De Beauvoir non ebbe paura di esporsi, di cercare di ribaltare dei processi umani e antropologici che andavano avanti da secoli, perchè a spingerla era una forza incredibile, quella della volontà di risvegliare le coscienze delle donne, di metterle di fronte alle ingiustizie e ai controsensi della società nei loro confronti, in modo che potessero ribellarsi, provare a combatterli, rivendicare il diritto di essere qualcosa di più di un “secondo sesso”. 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :